martedì 30 giugno 2009


Varese – In occasione di un incontro promosso a Roma dalla Fondazione Telethon, tenutasi a Roma ieri, il direttore dell'ufficio scientifico dell’Ente, Lucia Monaco, ha annunciato che un gruppo di ricercatori italiani ha effettuato una scoperta che apre nuove prospettive per la cura delle malattie neurodegenerative.

Questa scoperta verrà pubblicata sulla prestigiosa rivista americana Science.

Secondo quanto riferito dalla dottoressa Monaco, il presente studio dovrebbe comprendere anche malattie neurodegenerative quali il morbo di Parkinson e quello di Alzheimer.

Anche se si tratta di un altro passo avanti per la medicina, bisogna comunque ricordare che, prima che queste scoperte possano venire applicate direttamente sui malati (se mai troveranno qualche applicazione), dovrà passare ancora molto tempo.

martedì 23 giugno 2009


Varese – Quest’anno, per la prima volta, l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) ha riconosciuto la Giornata Mondiale degli Oceani, tenutasi l’otto giugno e organizzata dal Won, acronimo di World Ocean Network.

Il Segretario generale dell’ONU, Ban Ki Moon, ha sottolineato l’importanza dell’ambiente marino quale parte integrante del benessere umano, della sicurezza economica e dello sviluppo sostenibile, ribadendo anche la necessità di “contrastare l’inquinamento e l’eccessivo sfruttamento delle risorse”.

"One ocean, one climate, one future" (Un oceano, un clima, un futuro); questo è il messaggio che l'iniziativa ha voluto divulgare e il cui scopo è stato quello di porre l'attenzione sulla necessità di salvaguardare il clima, gli oceani e in particolar modo le barriere coralline.

L’importante iniziativa nata per diffondere la cultura del mare e promuoverne la tutela dell’ambiente prevedeva numerosi appuntamenti in tutto il mondo in collaborazione con scuole, università, acquari, musei, associazioni ed enti di ricerca internazionali.

L’obiettivo di questo grande evento è la difesa degli oceani e dei mari, una distesa che copre circa il 72% del nostro pianeta e che svolge un ruolo cruciale nel mantenimento degli ecosistemi e del clima terrestre considerando che assorbono Co2 e regolano la temperatura.

Sarebbe una vera follia non preoccuparci della salute dei nostri mari, se non altro perché essi svolgono un ruolo fondamentale per il l'intero Pianeta.

Varese – La NASA (agenzia spaziale americana) sabato aveva in programma di lanciare lo shuttle Endeavour per la sua missione di costruzione sulla Stazione Spaziale Internazionale, però, a causa di possibili rischi di perdite di idrogeno, la sua partenza è stata posticipata di quattro giorni, ossia il tempo necessario per compiere tali riparazioni.

I manager dell’Ente spaziale hanno deciso di provare il lancio mercoledì quando in Italia saranno le 11:40 del mattino. Se dovessero verificarsi altri problemi tecnici, il lancio dello shuttle dovrebbe essere definitivamente rimandato al mese prossimo, consentendo così un’altra imporante missione, cioè il lancio del razzo Atlas, privo di equipaggio, che porterà con sé l'orbiter Lro (Lunar Reconnaissance Orbiter) – la sonda costituisce la missione di debutto di una nuova iniziativa americana per lo studio della luna, finalizzata al ritorno di astronauti sul suolo lunare entro il 2020.

Se dovesse andare a buon fine il lancio dell'Endeavour, la partenza della sonda verrebbe posticipata a venerdì, infatti la Nasa è costretta a scegliere tra le due missioni perché l'Air Force Station di Cape Canaveral è in grado di lanciare solo un tipo di razzo alla volta: per lanciare razzi diversi sono necessari due giorni per configurare tutto l'equipaggiamento adeguato, che varia dagli strumenti di sicurezza a quelli di supporto, fino a quelli che consentono di seguire il percorso del missile.

La Nasa sostiene che ritardare la partenza dell'orbiter Lro oltre questa settimana potrebbe inficiarne gli obiettivi scientifici e ritardare anche i lanci di nuovi satelliti su missili Rockets da Cape Canaveral; a tal proposito, il responsabile del programma di lancio, LeRoy Cain, ha detto: "Sarebbe molto meglio che le due missioni partissero durante questo periodo di lancio”.

venerdì 5 giugno 2009


Varese – In questi giorni, ad Orlando, si sta svolgendo il Congresso della Società americana di oncologia clinica (ASCO - American Society of Clinical Oncology).

In occasione di quest’evento, il direttore del dipartimento di oncologia dell'Università di Modena e Reggio Emilia, l'oncologo Pierfranco Conte, ha affermato che le donne che praticano con regolarità qualche tipo di attività fisica riducono del 20% il rischio di sviluppare un cancro della mammella.

L’effetto positivo ricoperto dall’attività fisica nei confronti del tumore al seno è confermato anche in molti altri studi internazionali presentati all'ASCO; inoltre il beneficio si avverte maggiormente dopo la menopausa: probabilmente a causa della diminuzione delle concentrazioni di estrogeni - i principali ormoni sessuali femminili – che si verifica in questa fase della vita di una donna.

venerdì 22 maggio 2009


Varese – Da sempre l’Italia non è in prima fila per la produzione di energia da fonti rinnovabili; l’Austria ci supera nell’istallazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda di ben 22 volte, la Germania di 6 volte e la Danimarca di 4. Tuttavia le cose forse stanno cominciando a cambiare.

Legambiente fa sapere che il ‘Bel Paese’ nel 2008 è stato il terzo Paese al mondo per impianti fotovoltaici installati: ne sono stati realizzati oltre 24.000 per una potenza complessiva di 338 MW; inoltre nel 2009 saranno installati altri 500 MW di potenza fotovoltaica, pari al doppio della potenza entrata in esercizio nello scorso anno.

L’ente per la protezione ambientale ha organizzato i “Sunday”, due giorni di informazione in occasione dell’European Solar Days (www.eusd.it), una grande campagna dedicata interamente all’energia solare con eventi in tutta Europa.

Andrea Poggio, vice direttore generale di Legambiente, afferma: «buone notizie sul fronte del fotovoltaico ma non tanto quanto meriterebbe un Paese pieno di sole e di energia come l’Italia», in più aggiunge: «ci vogliono più documenti per impiantare un pannello fotovoltaico che per ampliare una veranda. E le banche concedono pochi prestiti, anche se si stanno attrezzando».

Alla domanda sul perché gli italiani investono nel fotovoltaico, l’esperto risponde: «La voglia di risparmiare. Con gli incentivi di conto energia abbiamo capito che usare il sole conviene, non solo all’ambiente».

lunedì 18 maggio 2009


Varese – È previsto oggi per le 20.01 ora italiana il lancio dello space shuttle "Atlantis", impegnato in una delle missioni più attese - e pericolose - dalla comunità scientifica, la riparazione del telescopio spaziale "Hubble".

Il motivo per cui, nonostante le pressioni degli scienziati, la Nasa si è rifiutata per anni di acconsentire alla missione dell'Atlantis è la mancanza di un approdo di emergenza in caso di guasto o danneggiamento dello scudo termico al lancio; Hubble si trova infatti su un'orbita diversa da quella della Stazione Spaziale Internazionale, in grado di accogliere l'equipaggio per un periodo di tempo sufficiente al lancio di una nuova navetta o di effettuare una riparazione in orbita. Proprio per questo si è deciso di avere già disponibile un secondo shuttle, L'Endeavour, pronto a partire entro sei giorni - il tempo massimo di durata delle scorte di ossigeno è di 25 giorni.

Un’altro rischio legato all'orbita alta in cui si trova lo Hubble è la maggiore possibilità di impatto di micrometeoriti o di altri "detriti spaziali".

Il telescopio recentemente ha sofferto di numerosi guasti meccanici ma la missione dell'Atlantis permetterà di prolungare fino al 2014 la sua vita operativa.

In questa missione verranno effettuate ben cinque attività extraveicolari in cui saranno cambiati i sei giroscopi, le batterie, il sistema di protezione termica e il sistema informatico, mentre verranno installati due nuovi apparecchi, uno spettrografo per raggi cosmici e un obbiettivo grandangolo; il tutto dovrebbe migliorare da 10 a 70 volte le capacità dello Hubble, in grado così di rilevare oggetti risalenti a 500 milioni di anni dopo il Big Bang contro l'attuale miliardo di anni.

La Nasa si era detta perplessa sulla possibilità di un utilizzo dello space shuttle, sia per i persistenti problemi alla navetta - che solo da poco ha ripreso i voli regolari dopo l’incidente del 2004 -, che per l'insufficiente aumento dei finanziamenti destinati alla Nasa: a causa di ciò, inizialmente era prevista solo la visita di una sonda robot che avrebbe avuto il compito di inserire il telescopio su un'orbita di decadimento tale da farlo precipitare nell'Oceano al termine della sua vita operativa.

Una delle alternative prese in considerazione era quella di una missione robotizzata, ma questa non si sarebbe rivelata ottimale e inoltre sarebbe stata tecnologicamente complessa, ma ora il nuovo budget della Nasa stanzia 9,6 miliardi di dollari per i progetti scientifici e di esplorazione e altri 6,7 miliardi per le applicazioni fra le quali le missioni shuttle - che dovrebbero essere terminate entro il 2010 - e la Stazione Spaziale Internazionale "Alpha".

La priorità, come annunciato nel 2005 dalla Casa Bianca e in attesa di quel che vorrà fare l'Amministrazione Obama, alle prese con la crisi economica, rimane quella di un ritorno in grande stile sulla Luna entro il 2020, per poi raggiungere Marte: il programma "Constellation". Lo Hubble viene però considerato dagli astronomi ancora uno strumento di assoluta avanguardia, anzi insostituibile: non vi è nulla di simile in orbita per quanto riguarda l'astronomia nel campo della radiazione visibile; le moderne reti di telescopi sulla Terra possono raggiungere in alcuni casi la stessa risoluzione, ma l'atmosfera terrestre li rende 'ciechi' all'infrarosso e all'ultravioletto. Proprio l'infrarosso dovrebbe essere il punto di forza del "James Webb Space Telescope", il cui lancio è in programma per il 2013 e che dovrà lavorare fianco a fianco con lo Hubble per poi sostituirlo. Il telescopio era stato così battezzato in onore di Edwin Hubble, l'astronomo americano a cui si deve la costante che definisce il tasso di espansione dell'universo.
Varese –Nina Papadulaki, portavoce del Commissario europeo alla Sanità Androulla Vassiliou, ha fatto sapere che attualmente nell’Unione Europea più la Svizzera sono stati confermati 79 casi della nuova influenza che sta mettendo in ginocchio il Messico.

I governi degli stati membri dell’Unione confermano i dati forniti dalla Papadulaki, aggiungendo quale sia l’esatta dislocazione dei 79 casi, ossia: due in Italia; quarantaquattro in Spagna; diciotto nel Regno Unito; otto in Germania; due in Francia; uno in Olanda; uno in Austria; uno in Danimarca; uno in Irlanda 1 e uno in Svizzera.